Una prima parte di campagna poco incoraggiante per l’uva da tavola meridionale, con prezzi all’ingrosso mediamente bassi in confronto ad altre annate.
Si conferma lento il mercato per l’uva da tavola con quotazioni che hanno mostrato una ulteriore regressione.
Si sono intensificate le operazioni di raccolta in tutte le aree produttive siciliane, pugliesi nonché nell’arco metapontino.
Sotto il profilo degli scambi il mercato, nel complesso, non ha mostrato particolari variazioni rispetto alla precedente rilevazione.
Le contrattazioni concluse sia sul circuito interno sia presso i centri di distribuzione estera sono proseguite a ritmi lenti a fronte di una richiesta che anche per la costante presenza di merce di provenienza estera esitata a prezzi competitivi, si è confermata limitata.
Le quotazioni sulle differenti piazze monitorate hanno pertanto mostrato un ulteriore assestamento al ribasso fatta eccezione per le uve siciliane e per le apirene pugliesi i cui corsi si sono attestati sugli stessi livelli precedentemente acquisiti.